Courmayeur Trail
Escursionismo e Trail running

Escursionismo e Trail running

Due termini che esprimono modi diversi di andare in montagna, improntati rispettivamente a uno spirito più esplorativo e a uno spirito più sportivo/atletico, che possono talvolta convivere.

Ha senso distinguere tra “escursionismo” e “trail running”? Se sì, quale sarebbe la principale differenza trai due?

Se ponessimo le domande a un campione di appassionati di montagna, quasi tutti alla prima risponderebbero di sì. Alla seconda, un buon numero di intervistati risponderebbe che la differenza principale è data dal fatto che nell’escursionismo si cammina e nel trail running si corre. Una risposta semplicistica, che non aiuta a dissipare la confusione e gli equivoci. E allora, cerchiamo di fare chiarezza.

Premesso che “escursionismo” e “trail running” sono attività che si svolgono su terreni in gran parte simili (ma non identici), la differenza sostanziale non consiste tanto nell’andatura, ma nel diverso spirito alla base dell’andare in montagna.

Lo spirito alla base dell’escursionismo è fondamentalmente esplorativo: immergersi in un ambiente naturale suggestivo e fare fatica (affrontare anche qualche difficoltà, magari) per il gusto dell’avventura, di vedere cose belle (panorami, luoghi, piante, animali, rocce, ecc.) e di scoprire cose interessanti (attività umane, storie, tradizioni, ecc). In pratica, lo stesso spirito alla base dell’esplorazione.

Lo spirito alla base del trail running è, invece, sostanzialmente sportivo: andare nella natura per mettersi alla prova dal punto di vista atletico, con un approccio anche agonistico, nei confronti degli altri, o solo con sé stessi. In altre parole, esplorare e vedere passano in secondo piano rispetto alla condizione di sfida atletica, all’obiettivo di compiere l’itinerario nel minor tempo possibile.

Queste due modalità di approccio alla montagna si accompagnano a conseguenze pratiche particolari, che meritano di essere evidenziate.

  • modo di concepire le uscite: per l’escursionista è nel complesso un’esperienza, per il trail runner è un allenamento;
  • modo di andare in montagna: per l’escursionista è più lento e con pause (per apprezzare le bellezze della montagna), per il trail runner deve essere veloce e può essere di corsa, dove possibile;
  • tempi di percorrenza: per l’escursionista sono tra una volta e mezza e due volte quelli del trail runner;
  • caratteristiche dell’itinerario: per l’escursionista possono giungere ad alta quota e presentare difficoltà tecniche, per il trail runner generalmente non si portano a quote molto elevate e non comportano grandi difficoltà tecniche;
  • attrezzatura: per l’escursionista è adeguata ai tempi e alle caratteristiche dell’itinerario (tempi più lunghi, quote eventualmente maggiori, esposizione a cambiamenti meteorologici, difficoltà tecnicha maggiori), per il trail runner è adeguata all’esigenza di leggerezza e di spostarsi più velocemente

Nella descrizione degli itinerari su Courmayeur Trail si tiene conto di queste differenze, specificando tempistiche differenziate, la fattibilità e le attrezzature richieste per le rispettive modalità.

Così rappresentati, l’approccio dell’escursionismo e del trail running possono apparire profondamente differenti e distanti tra loro. E nella loro espressione più pura lo sono. Nella realtà, però, si manifestano quasi sempre con gradazioni intermedie e differenze più sfumate.
Ecco alcuni esempi:

  • escursionisti che ripetono un itinerario già percorso sforzandosi di impiegare un tempo inferiore;
  • escursionisti che non resistono alla tentazione di fare a gara a chi arriva prima al rifugio;
  • trail runner che scelgono l’itinerario o la gara in base alla bellezza del percorso;
  • trail runner che nel bel mezzo di una gara non rinunciano a scattare foto nei punto più belli del percorso;
  • escursionisti che si mettono a correre sulle discese facili;
  • trail runner che si fermano per vedere da vicino se i fiori gialli siano ranuncoli o sassifraghe.