Giro Arnouva, lacs Fenêtre (CH), Gran S. Bernardo, col Malatra
Giro Arnouva, lacs Fenêtre (CH), Gran S. Bernardo, col Malatra

Giro Arnouva, lacs Fenêtre (CH), Gran S. Bernardo, col Malatra

Arnouva (Val Ferret), rif. Elena, col Ban Darrey, Plan de la Chaux (CH), lacs Fenêtre (CH), fen. Ferret (CH), vall. Gran S. Bernardo, col Saint-Rhémy, col de Ceingles, rif. Frassati, col Malatra, rif. Bonatti, Lavachey (o Arp Nouva). Su sentieri ben tracciati e segnalati, ma con consistenti tratti liberi, senza tracciato e segnalazione. Sequenza di cambi di valli, luoghi sperduti e scorci panoramici.

start:
finish:
distanza:
dislivello:
durata:
Arnouva (1775)
Lavachey
37 km
3000 D+ / 3150 D-
11h00'-14h00' / 7h00'-8h00'
lunghezza:
difficoltà:
qualità:
quota max:
terreno:



2925 m (col Malatra)
lib 8%, tra 8%, snt 70%, mul 4%, str 8%

Al termine della val Ferret, dal versante opposto alla catena del Monte Bianco (SxOr) si affaccia il selvaggio vallon de Combette, chiuso dal col du Ban Darrey (2694 m). Il colle mette in comunicazione con l’estrema propaggine della val Ferret svizzera.
Passando da questo colle è possibile compiere un breve giro che ritorna ad Arnouva (o Arp Nouva/Arnouvaz) attraverso il normalissimo col du Grand Ferret. Ma se si è disposti a percorrere più strada e dislivello, è anche possibile compiere uno dei giri più belli tra Courmayeur e Gran San Bernardo. Si tratta di un itinerario lungo e complesso, per il 30% in territorio svizzero, con continui cambi di valli e ambienti.
Parte da Arnouva e, dopo il rifugio Elena, supera il vallon de Combette e, appunto, il col du Ban Darrey. Scende, quindi, nell’alta Val Ferret svizzera e non torna subito in Italia. Sale, invece, ai bellissimi laghi Fenêtre e al successivo colle, che porta in Italia, nel vallone del Gran San Bernardo. Dopo valloni selvaggi e i colli Saint-Rhémy (2550 m) e Ceingles (2809 m), raggiunge il rifugio Frassati (2551 m). Un ultimo balzo al Col de Malatra (2925 m) e la discesa nel vallone del Malatra riportano al fondo della Val Ferret, a Lavachey.

Per gli escursionisti. Un giro bellissimo, che si può godere appieno e senza fretta in 3 giorni. In 2 giorni comporta una prima tappa molto lunga, fino al rif. Frassati.
Per i trail runner. Un giro bellissimo, da non perdere, anche se la distanza e alcuni tratti senza traccia e segnalazioni ne fanno un itinerario impegnativo. Non per tutti.

I Lacs Fenêtre con il Monte Bianco e le Grandes Jorasses sullo sfondo.
I Lacs Fenêtre con il Monte Bianco e le Grandes Jorasses sullo sfondo

Caratteristiche tecniche.
Impegnativo per distanza e dislivello, ma non difficile dal pdv tecnico.
Rapporto dislivello/distanza molto alto. Salite abbastanza lunghe, ma non tanto ripide e faticose. Si svolge per il 90% su sentiero e ca 10% su strade sterrate. In generale, i sentieri sono ben tracciati e segnalati. Fa eccezione la salita e discesa dal col du Ban Darrey, per lunghi tratti senza traccia e segnalazioni.
In massima parte poco frequentato e con pochi punti di appoggio/supporto. Quindi, non molto sicuro.

Aspetti panoramici.
Bellissimo e molto vario, grazie ai continui cambi di valle.
Panorami spettacolari (col Ban Darrey, laghi Fenêtre) e ambienti molto selvaggi (col Ban Darrey, col des Ceingles). Tante mucche, pochi animali selvatici.

Utilità in allenamento trail running.
Ideale per la preparazione di trail lunghi ed endurance (Tor des Geants, ecc).

Altre informazioni

  • quota media: 2350 m
  • rapporto dislivello/distanza: 8,1%
  • n. salite: 6 (2L + 3M + 1C)
  • passaggi difficili/pericolosi: no
  • tratti incerti: sì (salita e discesa dal col Ban Darrey)
  • senso marcia preferibile: quello indicato
  • punti appoggio/ristoro: rif. Elena, rif. Frassati, rif. Bonatti
  • punti rifornimento acqua: rif. Elena, Plan de la Chaux (CH), rif. Frassati, rif. Bonatti
  • periodo consigliato: luglio – settembre
  • attrezzatura escursionistica: normale da escursionismo, cambio (calze, maglia), sacco rifugio, lampada frontale
  • attrezzatura trail running: normale da trail running
  • modalità escursionistica: difficoltà E, fattibile in 2 giorni (11h-14h), con possibilità di pernottamento al rif. Frassati e a La Peule/CH (con una diversione)
  • comuni/stati attraversati: comune di Courmayeur, La Fouly (CH), comune di Saint-Rhémy-en-Bosses
  • segnaletica: TMB, Sn, Sn (CH), 13A, TDC, 12B, AV1, 28
  • copertura rete mobile: assente quasi ovunque, tranne in vicinanza del rif. Elena, nel vallone del Gran S. Bernardo e nel vallone di Malatrà (ril. 08/2019)

Descrizione

1. Arnouva (Arp Nouva/Arnouvaz) – Rifugio Elena (2066 m)
2,1 km / 300 D+ / 0h40′-0h50′ / 0h20′-0h30′
1 salita corta

Dalla fermata dell’autobus, continuare diritto e superare il ponte. Proseguire per altri 300 m su strada sterrata, fino a un piccolo spiazzo, con bivio e cippo con vari segnavia. Lasciare la strada sterrata, che continua diritto in piano, e prendere il sentiero che sale a Dx (TMB).
Il sentiero sale in obliquo su pendio erboso per ca 200 m D+. Poi prosegue in traverso con saliscendi sul fianco Dx (SxOr) della valle per ca 1 km, fino a un canale con un torrente. Si attraversa il torrente su un ponte e si sale a Sx sul fianco di un costone. Alla sommità, si apre l’altopiano di Pre de Bar, dove più avanti si trova il rif. Elena.

2. Rifugio Elena – Col du Ban Darrey (2694 m)
3,5 km / 670 D+ / 1h30′-2h00′ / 1h00′-1h15′
1 salita lunga

Dal rifugio prendere il sentiero (in realtà, una mulattiera) n.24-25-TMB, in direzione del col du Grand Ferret. L’ampio sentiero attraversa il pianoro dietro al rifugio e sale con alcuni tornanti verso E, in direzione di un profondo vallone. Superato un piccolo ripiano con i ruderi di una baita, il sentiero prosegue in salita verso Dx e aggira un costone, oltre il quale si apre il Vallon de Combette. Dopo un breve traverso in piano verso E (ca 1,5 km dal rifugio), il sentiero del TMB punta decisamente a N, in salita verso il col du Grand Ferret.
Dove il sentiero cambia direzione, imboccare a Dx la esile traccia, che continua verso E, nel vallon de Combette (non ci sono indicazioni). Il sentiero corre in traverso sul fianco DxOr, abbastanza evidente fino a un costone erboso, dove inizia a salire e si perde. Salire sul costone per 50 m D+ (senza traccia), fino a ritrovare la traccia. Giunti su un pianoro con un laghetto, molto amato dalle mucche, proseguire per altri 300 m a Sx su tracce di pascolo e portarsi a Dx del torrente (SxOr). Se possibile, tenersi alla larga da eventuali mandrie di mucche, in questa valle molto “territoriali”. Si continua in leggera salita, dapprima su prato e poi su pietraia, dove si ritrova la traccia (molti ometti). Dopo due tornanti su sfasciume, il sentiero supera un risalto, si porta a Sx di un canale con torrentello e si affaccia sull’anfiteatro sotto al colle. Con un lungo arco da Sx a Dx e due tornanti su terreno detritico si raggiunge la sottile sella del col du Ban Darrey (2694 m).
Il colle si affaccia sulla propaggine estrema della Val Ferret svizzera, pastorale e bucolica. Dal canto suo, la veduta verso la Val Ferret italiana e la catena del Monte Bianco è uno dei panorami più strepitosi di tutte le Alpi.

3. Col du Ban Darrey – Plan de la Chaux (CH)
7,7 km / 150 D+ / 800 D- / 1h30′-1h50′ / 0h45′-1h00′
1 discesa lunga

Dal colle, scendere a Sx sul versante svizzero, seguendo una traccia di sentiero per ca 1,0 km, fino a un ripiano erboso, dove la traccia scompare (molto bello). Proseguire senza traccia per 1,5 km (300 D-) su risalti erbosi, tenendosi molto a Sx del torrente. Raggiungere il fondovalle stando sempre molto alla Sx del torrente. Puntare a un ponticello, dove riprende il sentiero (ca 2160 m). Proseguire in leggera discesa alla SxOr, su sentiero che diventa sempre più evidente (non seguire un altro sentiero sulla DxOr).
Giunti a un casolare (Mont Percé, 2025 m), si prosegue su strada sterrata per 1,8 km fino a un bivio (possibilità di rientro diretto in Italia, attraverso il Col du Grand Ferret, vedere alla sezione “Varianti”). Prendere la sterrata a Dx, in leggera salita, che, con due brevi tornanti, porta all’alpeggio di Les Ars Dessus. Prendere la sterrata a Dx che, con altri due tornanti, porta all’alpeggio di Plan de la Chaux (2041 m, fontana).

4. Plan de la Chaux – Lacs Fenêtre (2472 m) – Fenêtre Ferret (2698 m)
4,0 km / 700 D+ / 1h30′-2h00′ / 0h50′-1h00′
1 salita lunga

Prendere il sentiero con indicazione per i Lacs Fenêtre. Si sale a tornanti su pendio erboso per ca 2,0 km. Dopo aver attraversato un torrente, si prosegue in un canale di erba e rocce, che porta all’altopiano, con il primo dei tre laghi (0h35′-0h45′). Magnifico colpo d’occhio sulla catena del Monte Bianco!
Si prosegue per altri 1,5 km di facile salita su una dorsale tra gli altri due laghi. Con un ultimo tratto su terreno detritico, si raggiunge in breve la fenêtre de Ferret (0h30′-0h35′) e ci si affaccia sul vallone del Gran S. Bernardo italiano.

5. Fenêtre Ferret – S.St Gran S. Bernardo (2269 m)
2,4 km / 450 D- / 0h40′-0h50′ / 0h20′-0h30′
1 discesa media

Dal colle scendere con un sentiero abbastanza facile in un vallone per 1,4 km. Il sentiero compie un breve arco verso Dx su terreno detritico, prosegue su un dorso erboso e supera un ultimo canale che porta a Baou (2369 m 0h25′), dove si incrocia la S.St per il Colle del Gran S. Bernardo. Sul lato opposto prendere una mulattiera in leggera discesa. Questa si congiunge con la mulattiera della “Via Francigena”, che dal Colle del Gran S. Bernardo scende a valle. Si lascia la mulattiera 200 m prima che tagli la S.St, andando verso Dx su prato, fino a incrociare la S.St un po’ più in alto. Si prende a Dx e si risale la S.St per 200m fino a un piccolo parcheggio sulla Sx, con indicazioni (quota 2269).

6. S.St Gran S. Bernardo (2269 m) – Col de Saint-Rhémy (2550 m)
3,2 km / 450 D+ / 200 D- / 1h10′-1h30′ / 0h40′-0h50′
1 salita media

Dal parcheggio, imboccare il sentiero n.12A (nei piani della regione avrebbe dovuto far parte dell’Alta Via 3). Il sentiero si dirige verso O e sale in obliquo. Dopo un crinale traversa per ca 1 km, fino al fondo di un vallone, poco sopra il casolare di Praz de Farcoz (2229 m). Si sale per 2 km su comodo sentiero, prima nel vallone e poi a tornanti sul pendio erboso a Sx (abbondanti segni gialli), fino  al Col de Saint-Rhèmy (30’/45′ dalla S.St). Tavola orientativa.

7. Col de Saint-Rhémy – Col des Ceingles (2809 m)
2,2 km / 300 D+ / 0h50′-1h10′ / 0h25′-0h35′
1 salita media

Dal Col de Saint-Rhémy, non prendere il sentiero che scende a Sx (in direzione di Crevacol e della Comba di Merdeux), ma il sentiero che continua sulla cresta erbosa. Il sentiero prosegue verso O senza scendere. Non a caso, sul profilo altimetrico, il col Saint-Rhémy appare come una spalla del successivo Col Ceingles.
Si percorrono 1,4 km in leggera salita sul versante Dx della Combe de Thoules, selvaggia e rocciosa, molto suggestiva, chiusa sul fondo dalle piramidi rocciose del Grand Golliat e del Petit Golliat. Quasi al termine, si attraversa un torrente, si sale un breve dorso erboso e si entra in una valletta, dove lo sfasciume regna sovrano. Salire a Sx (SO), su sentiero sempre più ripido, ma comodo, fino al Col des Ceingles. Dal pdv panoramico, il colle è un po’ chiuso, ma l’ambiente è impressionante per la sua selvaggia rudezza.

8. Col des Ceingles – Rifugio Frassati (2551 m)
2,3 km / 100 D+ / 360 D- / 0h45′-1h00′ / 0h25′-0h30′
1 discesa media

Scendere sul versante opposto, prima per terriccio e poi su sfasciume. Il sentiero dapprima compie una lunga traversata verso Dx, in direzione SO, fino al fondo di un vallone. Quindi scende per ca 1,0 km verso S, prima su risalti e poi su costone erboso arrotondato. A quota 2495 m, il sentiero curva a Dx e prosegue in traverso verso OSO, puntando verso il Rifugio Frassati (2551 m), che si raggiunge in 0h20′-0h25′ dal colle.

9. Rifugio Frassati – Col de Malatra (2925 m)
2,2 km / 360 D+ / 1h00′-1h15′ / 0h35′-0h45′
1 salita media

Dal Rifugio Frassati, non prendere il sentiero che scende, ma quello all’inizio in leggera salita verso O. Si attraversa un ripiano erboso, fino a incontrare il sentiero dell’AV1, che dal fondovalle sale al Col de Malatra.
Dopo aver girato un costone e superato due risalti erbosi, il sentiero solca, quasi in piano, alcuni avvallamenti detritici e giunge alla base del suggestivo anfiteatro finale. La traccia compie un ampio arco in salita da Dx verso Sx su materiale detritico, fin sotto alla verticale del colle. Dopo pochi ripidi tornantini su sfasciume, si superano le facili roccette, che portano all’oramai mitico colle (0h35’/0h50′ dal rifugio) e alla foto rituale con il Monte Bianco sullo sfondo.

10. Col de Malatra – Rifugio Bonatti (2021 m)
5,5 km / 850 D- / 1h20′-1h40′ / 0h40′-0h50′
1 discesa lunga

Dal colle il sentiero scende in traverso su pietrisco, sul fianco Dx del vallone superiore di Malatra. La discesa non è ripida e permette una corsa veloce è molto bella.
Da una spalla erbosa, il percorso prosegue leggermente verso Sx e fiancheggia sulla Dx un piccolo corso d’acqua. Si giunge sul ciglio di un risalto, che si affaccia sul vallone inferiore del Malatra, di fronte a uno dei panorami più belli delle Alpi (quota 2600 m ca). Il sentiero scende dapprima verso Dx in un valloncello e poi obliquamente verso Sx, fino al pianoro finale del vallone del Malatra. Si percorre il vallone erboso in leggera discesa, fino ai casolari di Giuè Dessus. La discesa diventa più ripida. Passati i casolari di Malatra Dessus, si giunge in breve al Rifugio Bonatti (2021 m). Seguendo il sentiero in discesa e i tornanti su mulattiera, si raggiunge il fondovalle della Val Ferret in corrispondenza di Lavachey (20/30′).

11. Rifugio Bonatti – Lavachey (1641 m)
2,2 km / 400 D- / 0h40′-0h50′ / 0h20′-0h30′
1 discesa media

Seguendo una delle varie tracce, si scende sul pendio erboso sotto al rifugio. Al bivio con il sentiero della “balconata della Val Ferret” si prende a Dx. Il sentiero scende in traverso fino all’inizio del bosco, dove prosegue a tornanti. Dopo ca 0,8 km si trasforma in ampia mulattiera. Dopo vari tornanti si raggiunge la strada asfaltata della Val Ferret, in corrispondenza della località Remisa. Con ca 1 km su strada asfaltata si giunge a Lavachey (1641 m).
E’ possibile abbreviare il percorso, imboccando il sentiero che si stacca dalla mulattiera verso Sx a quota 1750 m ca. Il sentiero

Accesso

IN AUTO

Da Courmayeur percorrere la S.Co per Entrèves/La Palud.
Nei pressi di Entrèves, lasciare l’auto in uno dei parcheggi prima del paese, in corrispondenza del campo sportivo. Prendere l’autobus navetta della Val Ferret, che in 10′ porta a Planpincieux. Al capolinea presso il piazzale dell’Hotel Miravalle, cambiare con l’autobus navetta che in ca 15′ (al netto dell’attesa) porta ad Arnouva, dove termina la strada asfaltata e si prosegue a piedi.
Tenere presente che in Agosto alcuni autobus compiono l’intero percorso da Courmayeur ad Arnouva.
In teoria, sarebbe possibile raggiungere in auto la Val Ferret pagando un pedaggio. Di fatto, però, i posti sono limitati e disponibili solo la mattina presto.

CON MEZZI PUBBLICI

Dal piazzale Monte Bianco a Courmayeur, prendere l’autobus navetta della Val Ferret, che in 20′ porta a Planpincieux. Al capolinea, presso il piazzale dell’Hotel Miravalle, cambiare con l’autobus navetta che in ca 15′ (al netto dell’attesa) porta ad Arnouva, dove termina la strada asfaltata e si prosegue a piedi.
Tenere presente che in Agosto alcuni autobus compiono l’intero percorso da Courmayeur ad Arnouva.

Punti problematici

Sì.

In preparazione.

Varianti