Giro Dolonne, mont Chétif (via ferrata), Plan Chécrouit
Giro Dolonne, mont Chétif (via ferrata), Plan Chécrouit

Giro Dolonne, mont Chétif (via ferrata), Plan Chécrouit

Dolonne/Villette (Courmayeur), “via ferrata” mont Chétif, “sentiero attrezzato” mont Chétif, Mont Chétif, Courba Dzeleuna, Praz Neyron, Plan Chécrouit, Dolonne. Su via ferrata molto facile, sentiero attrezzato, sentieri facili e tratti su pista da sci.

start:
finish:
distanza:
dislivello:
durata:
Dolonne (1199 m)
Dolonne
11 km
1300 D+ / 1300 D-
4h00'-5h00' / 3h00'-3h30'
lunghezza:
difficoltà:
qualità:
quota max:
terreno:

+ EEA

2343 m (mont Chétif)
fer 20%, dif 5%, snt 65%, sci 5%, str 5%

Il Mont Chétif sarebbe una montagnetta rocciosa di poco conto, se non si trovasse all’inizio della Val Veny, dirimpetto alla mole del Monte Bianco. Purtroppo, è anche l’oggetto ingombrante che impedisce la vista del Monte Bianco dal centro di Courmayeur.
Per salirci basta prendere una delle seggiovie che portano nei pressi della Courba Dzeleuna, colle con bar/rist. a O della montagna, e salire per 0h20′ un ostico sentiero su sfasciume e roccette. Più avventuroso e interessante è il Giro Zerotta, Pré de Pascal, mont Chétif, rif. Maison Vieille, sul sentiero attrezzato che gira per 2/3 attorno alla montagna, a ca 1900 m di quota. Volendo osare di più, c’è la facile via ferrata, che sale dal basso e si congiunge al sentiero attrezzato. Ed è proprio lei l’oggetto di questo itinerario, che pur essendo molto facile, richiede cmq il tipico set da ferrata.
Il giro parte da Villette (Dolonne). Sale per prati e boschi e giunge alla base delle fasce rocciose del monte. Attacca la via ferrata, che è costituita da brevi tratti su roccia, alternati a tratti su sentiero nel bosco. Al termine, si congiunge con il sentiero attrezzato e lo percorre fino all’innesto nel sentiero che da Plan Chécrouit sale in vetta al Mont Chétif. La discesa avviene sul sentiero che dalla vetta scende a Plan Chécrouit e poi a Dolonne.

Per gli escursionisti. Un giro buono per una mezza giornata, con scorci bellissimi e una ferrata corta e molto facile, che richiede cmq un’attrezzatura adeguata.
Per i trail runner. Un giro corto, fisicamente non impegnativo, molto panoramico e con la particolarità di presentare difficoltà tecniche inusuali per i runner di montagna.

Il traverso iniziale sulla via ferrata del Mont Chétif, a Courmayeur.
Il traverso iniziale sulla via ferrata del Mont Chétif, a Courmayeur

Caratteristiche tecniche.
Itinerario corto e con dislivello contenuto, ma impegnativo dal pdv tecnico.
La via ferrata consiste in tratti di 30-40 m su rocce abbastanza inclinate, attrezzate con catene, gradini e staffe, alternati a tratti di collegamento su sentiero anche di 100 m. In sostanza, una via ferrata di per sé molto facile. Quasi un sentiero attrezzato, se giudicata con il metro dell’appassionato di ferrate. Vista, però, nel contesto di un normale itinerario di escursionismo o di trail running, comporta un tasso di difficoltà e pericolo indubbiamente alto.
Inoltre, rispetto alla normale attrezzatura da escursionismo (o trail running), bisogna mettere in conto l’impiego di una dotazione completa per via ferrata (casco, imbragatura, set da ferrata), che comporta due complicazioni: la conoscenza del suo utilizzo e un surplus di peso nello zaino nei tratti dove non serve. Una raccomandazione a questo riguardo è doverosa. Non lasciarsi influenzare da scalatori esperti, per i quali la dotazione da ferrata su questo percorso risulta superflua! Facendo escursionismo o trail running, una caduta normalmente può costare qualche sbucciatura. Sul tratto di ferrata, senza attrezzatura di protezione, può risultare fatale! Riflettiamoci…
Per il resto, i tratti di sentiero sono sempre ben tracciati e segnalati. Meno chiari sono i tratti su pista da sci, che riportano ottime indicazioni per gli sciatori e molto meno per gli escursionisti.

Aspetti panoramici.
A parte il panorama stupendo dalla vetta del mont Chétif, la via ferrata regala scorci emozionanti del profilo roccioso della parete sullo sfondo del Monte Bianco e del fondovalle.

Utilità in allenamento trail running.
Lo scarso sviluppo, la discontinuità e le difficoltà superiori e inusuali rispetto a quasi ogni tipo di gara rendono questo giro non particolarmente utile sotto il profilo dell’allenamento. Lo si fa per il piacere di farlo, e basta.

Altre informazioni

  • quota media: 1750 m
  • rapporto dislivello/distanza: 11,8%
  • n. salite: 2 (1L + 1M)
  • passaggi difficili/pericolosi: ovviamente sì (via ferrata Chétif, tratto di sentiero attrezzato da Pré de Pascal verso mont Chétif)
  • tratti incerti: no
  • senso marcia preferibile: quello indicato
  • punti appoggio/ristoro: Praz Neyron, Plan Chécrouit
  • punti rifornimento acqua: Praz Neyron, Plan Chécrouit (portarne in abbondanza)
  • periodo consigliato: inizio giugno – fine ottobre
  • attrezzatura escursionistica: normale da escursionismo + set da via ferrata
  • attrezzatura trail running: normale da trail running + set da via ferrata
  • modalità escursionistica: difficoltà EEA, fattibile in giornata, in 4h00′-5h00′
  • comuni/stati attraversati: comune di Courmayeur
  • segnaletica: Sn, 4, 5A, TMB, AV2
  • copertura rete mobile: presente quasi ovunque (ril. 08/2023)

Descrizione

1. Dolonne/Villette – sentiero attrezzato da Pré de Pascal (1998 m)
3,1 km / 800 D+ / 2h00′-2h30′ / 1h15′-1h30′
1 salita lunga (su via ferrata)

Dal Courmayeur Sport Center raggiungere il piccolo parcheggio all’inizio di Villette. Prendere il sentiero in piano che si spinge sul prato a N del parcheggio (n.4). Il sentiero si inoltra nel bosco ai piedi del mont Chétif per 0,6 km in direzione N. A un bivio prendere a Sx. Il sentiero sale più deciso a piccoli tornanti tra radure e boschetti. Due placconate di roccia vengono entrambe aggirate a Sx e si giunge a Sx di una terza, dove comincia la via ferrata (ca 1445 m).
Si inizia con un traverso verso Dx su una lunga placconata, che costituisce il passaggio più difficile. Seguono altre placchette più facili. Una salita in obliquo su erba porta a un bel punto panoramico, affacciato sulla valle. Il percorso, sempre perfettamente indicato con segni gialli, prosegue a zigzag su erba, brevi caminetti e placconate, attrezzate con catene, gradini, pioli.
Da un altro pulpito panoramico a Dx, il percorso si sposta verso Sx, con diedrini e caminetti alternati a prati scoscesi. Nell’ultima parte, si sale verso Dx, superando alcune placche più adagiate, per raggiungere un costone erboso arrotondato. Salendo a piccoli tornanti nel bosco, si raggiunge il sentiero attrezzato che proviene da Pré de Pascal e che gira attorno alla montagna (segnavia n.4, Mont Chétif). Da qui in poi la dotazione da ferrata non è più necessaria.

2. Sentiero attrezzato da Pré de Pascal – Mont Chétif (2343 m)
1,5 km / 320 D+ / 100 D- / 0h45′-1h00′ / 0h25′-0h35′
1 salita media

Continuare a Sx sul sentiero attrezzato. Il sentiero procede in traverso e in leggera discesa sullo spoglio versante SE, che guarda verso Courmayeur (una catena). Quindi, gira in senso orario verso O e NO, in traverso e poi in salita (frecce gialle e ometti), puntando alla Dx di un ripetitore. Salita una valletta tappezzata di rododendri, si giunge all’intaglio a O della vetta, dove si congiunge al sentiero principale n.4, da Dzeleuna.
Il sentiero prosegue sul costone a Dx, zigzagando in salita, tra roccette e cespugli. In 5′ si raggiunge la vetta del mont Chétif (2343 m) e, 150 m in avanti e più in basso, la statua della Madonna della Pace.

3. Mont Chétif – Dolonne (1199 m)
5,2 km / 1000 D- / 1h20′-1h40′ / 0h40′-0h50′
1 discesa lunga

Dalla vetta tornare al bivio e non scendere a Sx, sul percorso dell’andata. Proseguire diritto (O). Il sentiero scende in una valletta con paretine rocciose (palestra di roccia) fino a un intaglio, a cavallo tra la Val Veny a Dx e il comprensorio di Plan Chécrouit a Sx. Scendere a Sx su un ripido pendio con sfasciume. A un altro bivio, prendere a Sx il sentiero n.5A, che scende nel Bosco del Mont Chétif, dapprima ripido, poi più dolce.
Raggiunta la partenza della seggiovia Dzeleuna, presso Praz Neyron, prendere il sentiero del TMB, che taglia due tornanti di una strada sterrata (in realtà, una pista da sci). Ancora su sterrata, si scende a plan Chécrouit. Passando tra l’arrivo della funivia da Courmayeur e quello della cabinovia da Dolonne si trova l’indicazione del sentiero n.5A per Dolonne. Il sentiero scende ripido nel bosco, con stretti tornanti e rientra a Dolonne nei pressi del Fun Park.
Entrando nel paese, si passa una fontana e si gira a Sx nella strada principale (Via della Vittoria, poi Strada La Villette), che riporta ai parcheggi.

Accesso

IN AUTO

Da Courmayeur, alla rotonda di piazzale Monte Bianco, imboccare la strada per Dolonne. Dopo aver attraversato la Dora, la strada prosegue in salita verso Sx. Al primo bivio dopo il ponte, prendere invece a Dx verso il Courmayeur Sport Center. Dopo 200 m, lasciare l’auto nell’ampio parcheggio del mercato a Dx, o in uno dei parcheggi successivi, più piccoli, nei pressi dello Sport Center.

CON MEZZI PUBBLICI

Dal piazzale Monte Bianco o dal Municipio di Courmayeur, prendere l’autobus navetta per Dolonne e in 8′ scendere al capolinea.

Punti problematici

Varianti