Giro Dolonne, col Chécrouit, col Chavannes, La Thuile, col Arp
Giro Dolonne, col Chécrouit, col Chavannes, La Thuile, col Arp

Giro Dolonne, col Chécrouit, col Chavannes, La Thuile, col Arp

Dolonne (Courmayeur), plan Chécrouit, praz Neyron, col Chécrouit/rif. Maison Vieille, lac Chécrouit (Val Veny), Combal, Lex Blanche, col Chavannes, Pont Serrand, La Thuile, Youla, col Arp, Dolonne. Su sentieri mediamente facili, strade sterrate e tratti su asfalto.

start:
finish:
distanza:
dislivello:
durata:
Dolonne (Courmayeur)
Dolonne
48 km
3300 D+ / 3300 D-
12h00'-15h00' / 7h30'-8h30'
lunghezza:
difficoltà:
qualità:
quota max:
terreno:



2598 m (col Chavannes)
snt 50%, str 45%, asf 5%

Il versante della Val Veny opposto al Monte Bianco è costituito da una dorsale, disposta da SO a NE, che ne costituisce il lato SxOr. Questa dorsale separa anche la Val Veny dal comprensorio di La Thuile. Dalla valle di La Thuile salgono verso di essa due lunghi valloni: il vallone di Youla a E e il vallone di Chavannes a O. I due valloni si affacciano sulla Val Veny rispettivamente con il col de la Youlaz e il col Chavannes.
Questo itinerario percorre la parte centrale della Val Veny, discende tutto il vallone di Chavannes e risale il vallone di Youlaz. E’ un itinerario molto lungo, che riprende settori di altri itinerari molto famosi: la prima parte della AV2 (Alta Via Due) della Valle d’Aosta, un tratto del TMB (Tour du Mont Blanc). Per gli appassionati di trail running, percorre tratti di gare molto importanti: la prima parte della TDS®, famosa corsa del circuito dell’UTMB®, e a ritroso la prima parte del Tor des Geants®.
Il percorso inizia a Dolonne e sale il pendio che porta a Plan Chécrouit e al col Chécrouit. Prosegue in traversata sulla “balconata della Val Veny”, per scendere al lac Combal. Percorre il pianoro del Combal, sale al pianoro della Lex Blanche e in ripida salita raggiunge il col Chavannes. Dopo una lunga discesa su strada sterrata di ca 10 km, si affaccia sulla valle del Piccolo San Bernardo, dove prosegue la discesa fino a La Thuile, in parte su asfalto e in parte sull’antica strada romana.
A La Thuile, il percorso continua verso N (Pré-Saint-Didier), salendo in traverso sul versante SxOr della valle. Su strada asfaltata e sterrata, raggiunge il vallone di Youla e, percorrendolo per intero, sale al col d’Arp. Con una lunga ma facile discesa, ritorna al punto di partenza di Dolonne.

Per gli escursionisti. Percorsa camminando, la discesa dal col Chavannes può risultare più noiosa che farla in salita. Dimodoché, per gli escursionisti potrebbe essere consigliabile il senso di marcia opposto a quello indicato (chi scrive non ha fatto la prova). Ciò, fermo restando l’indiscutibile bellezza del giro e la varietà dei suoi scenari.
Per i trail runner. La monotonia della discesa dal col Chavannes è ampiamente riscattata dalla varietà di ambienti, dai continui cambi di valle e dall’emozione di trovarsi sul percorso di gare importanti.

Passaggio al Col Chavannes (2598 m), con la catena del Monte Bianco sullo sfondo.
Passaggio al Col Chavannes (2598 m), con la catena del Monte Bianco sullo sfondo

Caratteristiche tecniche.
Percorso decisamente impegnativo per la distanza e il dislivello, ma privo di reali difficoltà tecniche.
Presenta due salite lunghe, non particolarmente faticose. Ma la seconda, verso il col d’Arp, arriva dopo la lunga discesa dal col Chavannes di quasi 1200 D- e le gambe potrebbero risultare affaticate.

Aspetti panoramici.
Un giro che corre per un lungo tratto sulla “balconata della Val Veny” e sul versante antistante il Monte Bianco non può non riservare scorci e panorami fantastici. Non altrettanto, il tratto su sterrata in discesa dal col Chavannes e quello su asfalto in salita verso il vallone di Youlaz. Molto meglio la salita e discesa del col d’Arp.

Utilità in allenamento trail running.
Ottimo per la preparazione di trail lunghi e di endurance. Ovviamente, ideale come assaggio della prima parte della TDS® del Tor des Geants® (anche se a ritroso).

Altre informazioni

  • quota media: 2000 m
  • rapporto dislivello/distanza: 6,9%
  • n. salite: 5 (2L + 1M + 2C)
  • passaggi difficili/pericolosi: no 
  • tratti incerti: no
  • senso marcia preferibile: per i trail runner, quello indicato, mentre per gli escursionisti, forse quello opposto
  • punti appoggio/ristoro: rif. Maison Vieille, rif. Elisabetta (breve diversione), La Thuile
  • punti rifornimento acqua: rif. Maison Vieille, rif. Elisabetta (breve diversione), La Thuile
  • periodo consigliato: metà luglio – fine settembre
  • attrezzatura escursionistica: normale da escursionismo, cambio (calze, maglia), sacco rifugio, lampada frontale
  • attrezzatura trail running: normale da trail running
  • modalità escursionistica: difficoltà E, fattibile in 2 giorni (12h00-15h00), con possibilità di pernottamento al rif. Elisabetta e a La Thuile
  • comuni/stati attraversati: comune di Courmayeur, La Thuile, Pré-Saint-Didier
  • segnaletica: 5A-AV2-TMB, 5B, 6, 12-AV2-TMB, 11-AV2, 13, 1A
  • copertura rete mobile: presente quasi ovunque fino a metà strada tra Lex Blanche e col Chavannes e da metà vallon de Chavannes a La Thuila e baita Youla, scarso o assente nel resto (ril. 06/2019)

Descrizione

1. Dolonne – Col Chécrouit/rif. Maison Vieille (1952)
4,7 km / 760 D+ / 1h30′-1h45′ / 0h50′-1h10′
1 salita lunga

Dal centro di Dolonne, raggiungere il Fun Park e seguire la strada sterrata (in inverno, pista da sci) che sale verso O. Dopo alcuni tornanti, si raggiunge Plan Chécrouit (1704 m). La strada passa tra le partenze di due seggiovie, compie un tornante verso Dx e incontra il sentiero del TMB-AV2. Si prosegue in salita al margine del bosco, fino a un bivio poco sotto al gruppo di chalet di Praz Neyron. Abbandonare la strada e salire a Dx, sul sentiero TMB-AV2, fino a un’altra strada sterrata verso Sx, che passa a fianco al rif. Randonneur du Mont Blanc (1894 m). Proseguire sulla sterrata fino al col Chécrouit e al rif. Maison Vieille. Vista grandiosa sul massiccio del Monte Bianco.

2. Col Chécrouit/rif. Maison Vieille – Lac Combal (1950 m)
7,2 km / 500 D+ / 500 D- / 1h30′-1h50′ / 1h00′-1h15′
1 salita media + 1 discesa media

Prendere a Sx il sentiero n.6-TMB-AV2. Con tratti in salita alternati a tratti in piano, il sentiero procede in traverso per 4,5 km sul fianco DxOr della Val Veny, affacciato sulla catena del Monte Bianco. Per questo viene anche denominato “balconata della Val Veny”.
All’inizio, il sentiero sale nel bosco. Poi, su prato, supera alcuni impianti e piste da sci, passa accanto al lac Chécrouit (2151 m). Dopo aver attraversato alcuni valloni e altopiani, si raggiunge il punto più alto e panoramico (2442 m) di tutta la traversata, sul costone che scende dal mont Favre (“Arête du mont Favre”).
Il sentiero prosegue in discesa nel vallone seguente, passando dalla baita di Arp Vieille Dessus (2303 m, 1h00’/1h20′). A un bivio poco sotto, ignorare il sentiero n.9, che sale a Sx. Proseguire in discesa e scendere sul versante Dx di una valletta, fino a un ponticello che attraversa il torrente. Si continua in discesa a tornanti sul pendio erboso alla Sx, fronteggiati dalla vista dell’enorme vallone del ghiacciaio del Miage. Con un ultimo tratto nel bosco, il sentiero termina sulla strada sterrata della Val Veny, a 100 m dal ponte del Combal.

3. Lac Combal – Lex Blanche (2141 m)
2,8 km / 200 D+ / 0h45′-1h00′ / 0h20′-0h30′
1 salita corta

Proseguire a Sx, sulla strada sterrata che costeggia il bordo Sx del pianoro. La strada procede in piano, in gran parte rettilinea. Dopo ca 2,0 km dal ponte, abbandonare la sterrata e prendere il largo sentiero che si stacca a Sx (n.11, Alta Via 2), inizialmente anch’esso in piano. In salita costante, si supera sulla Sx il salto che chiude la piana, mentre la sterrata si porta a Dx e sale al rif. Elisabetta, ben visibile ai piedi delle cime. Al termine della salita, si raggiunge l’ampio altipiano erboso e alluvionale di Lex Blanche.
Se necessario, un sentiero a Dx permette di ricongiungersi con la strada sterrata e di salire al rifugio.

4. Lex Blanche – Col Chavannes (2598 m)
3,1 km / 450 D+ / 1h10′-1h30′ / 0h40′-0h50′
1 salita media

Il sentiero (n.11-AV2) procede quasi in piano, tenendosi sul bordo Sx (DxOr) del pianoro. Dopo 1,0 km, inizia a salire in modo costante a tornanti sul ripido pendio erboso a Sx. Dopo vari tornanti, si giunge a un ripiano erboso, con un bivio non indicato (2430 m ca), alla base del muro finale. Il sentiero sale a Sx e compie un arco verso Dx, su terreno detritico sempre più ripido, puntando alla fascia rocciosa sotto al Colle. Con un lungo traverso e alcuni tornantini su terriccio e pietrisco, si giunge al Col Chavannes, senza particolari difficoltà, a meno di non incontrare, a inizio stagione, un insidioso nevaio residuo sotto la fascia rocciosa.
Il colle, ampio e molto panoramico, si affaccia sul Vallone di Chavannes, nel comprensorio di La Thuile, verso cui prosegue l’Alta Via 2.

5. Col Chavannes – Alpe Porassey (1866 m)
9,0 km / 800 D- / 1h40′-2h10′ / 0h45′-0h55′
1 discesa lunga

Proseguire a Sx, nel vallone di Chavannes (La Thuile), sul largo sentiero AV2-11. Dopo 600 m in leggera discesa, a un bivio, si va a Dx. La AV2 diventa strada sterrata e scende dolcemente sul fianco Sx del vallon des Chavannes. Dopo l’alpeggio di Chavannes d’en Haut (2423 m), compie alcuni tornanti e perde quota. Si continua in traverso su sterrata in leggera discesa per altri 4,0 km, fino al termine del vallone. Superato un costone, si passa sopra l’alpeggio di Porassey (1866 m).
Qui si prosegue sulla AV2, ma si abbandona il percorso della TDS®, che prende a Dx il piccolo sentiero in forte discesa verso Arpettaz.

6. Alpe Porassey – La Thuile (1441 m)
4,6 km / 480 D- / 0h50′-1h10′ / 0h25′-0h35′
1 discesa media

Proseguire diritto, sulla strada sterrata, che supera vari alpeggi (Monquet, Orgeres). Dopo alcuni tornanti, la strada termina sulla S.St n.26 del Piccolo San Bernardo, nei pressi di Pont Serrand. Attraversare la statale e prendere la mulattiera n.9, che riprende il percorso originale dell’antica strada romana. Tagliando in vari punti i tornanti della S.St, la mulattiera termina a La Thuile, nella parte N dell’abitato, in corrispondenza dell’Hotel Miramonti e del primo ponte a N sul torrente.

7. La Thuile – Mayen de la Youla (2047 m)
6,2 km / 800 D+ / 130 D- / 1h40′-2h00′ / 1h00′-1h15′
1 salita lunga

Presso il ponte sul torrente, non oltrepassarlo. Andare a Sx, sul sentiero n.13, che procede alla Sx del torrente, dapprima in piano e poi in salita in obliquo sul versante SxOr della valle, scosceso e detritico (segnavia e placchette del Tor des Geants). Dopo 1,5 km, il sentiero si immette su una strada asfaltata che sale da Dx (La Balme). Proseguire in salita sulla strada, che, dopo alcuni tornanti, raggiunge la parte bassa del vallon de la Youla. Passato un ponte, si sale ancora a tornanti nel bosco, sul versante SxOr del vallone. Dopo alcuni alpeggi, la strada esce dal bosco e diventa sterrata. Con vari tornanti supera il salto per entrare nel vallon de la Youla vero e proprio. Girato un costone con un croce, si giunge alla baita di Mayen de la Youla (2047 m).

8. Mayen de la Youlaz – Col d’Arp (2571 m)
3,5 km / 500 D+ / 1h10′-1h30′ / 0h40′-0h50′
1 salita media

Prendere la strada sterrata al centro della valle (n.4-13), che sale dolcemente per ca 1,5 km. Dopo altri 1,6 km più ripidi la strada si interrompe su un pianoro con una baita (2358 m), quasi al termine della valle.
Si prosegue su sentiero, che sale più ripido su pendio erboso, verso Dx. Parte in obliquo e parte a tornanti, si giunge al col d’Arp.

9. Col d’Arp – Dolonne (1199 m)
6,6 km / 1330 D- / 1h30′-2h00′ / 0h45′-0h55′
1 discesa lunga

Scendere sul versante opposto (Courmayeur) con il sentiero n.1A. La prima parte è a tornanti ripidi su pietrisco e sfasciume. Poi si prosegue nel vallone in discesa più moderata, su fondo erboso. Al termine del vallone, il sentiero aumenta la pendenza e va ad intersecare una strada sterrata, che scende da Sx. Alla seconda intersezione da Dx, si prosegue a Sx sulla strada sterrata.
La strada compie numerosi tornanti e perde oltre 300 m di quota. Al sedicesimo tornante, in corrispondenza di due baite, si abbandona la strada, che scende a Dx. Proseguire diritto su un sentiero che scende su prati molto ripidi. Il sentiero lambisce nuovamente la strada sterrata, per proseguire in direzione opposta. Nell’ultima parte si scende a tornanti nel bosco, fino al margine S di Dolonne, dove un tempo si trovavano le sorgenti Vittoria.

Accesso

IN AUTO

Da Courmayeur, alla rotonda di piazzale Monte Bianco, imboccare la strada per Dolonne. Dopo aver attraversato la Dora, la strada prosegue in salita verso Sx. Al primo bivio dopo il ponte, prendere invece a Dx verso il Courmayeur Sport Center. Dopo 200 m, lasciare l’auto nell’ampio parcheggio del mercato a Dx, o in uno dei parcheggi successivi, più piccoli, nei pressi dello Sport Center.

CON MEZZI PUBBLICI

Dal piazzale Monte Bianco o dal Municipio di Courmayeur, prendere l’autobus navetta per Dolonne e in 8′ scendere al capolinea.

Punti problematici

Nessuno.

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