Courmayeur: La Visaille, Combal, col Chavannes a/r
Courmayeur: La Visaille, Combal, col Chavannes a/r

Courmayeur: La Visaille, Combal, col Chavannes a/r

Plan de Lognan/La Visaille (Val Veny), lac Combal, Lex Blanche, col Chavannes. Percorso medio-lungo, su asfalto e strada sterrata fino a Lex Blanche. Poi sentiero facile. Panorami spettacolari.

start:
finish:
distanza:
dislivello:
durata:
La Visaille (1667 m)
col Chavannes (2598 m)
8,7 km (17,3 km a/r)
1000 D+
2h45'-3h30' / 1h30'-1h50'
lunghezza:
difficoltà:
qualità:
quota max:
terreno:

/ E

2598 m (col Chavannes)
snt 60%, str 20%, asf 20%

Il col Chavannes si trova nel punto più basso della catena di basse montagne che separano la Val Veny dal comprensorio di La Thuile. E’ piuttosto ampio, ma mentre verso La Thuile si presenta erboso e digradante dolcemente, verso la Val Veny appare ripido e roccioso.
L’itinerario che parte da Plan Lognan è una delle escursioni più belle di Courmayeur. E questo nonostante il noioso tratto iniziale su strada asfaltata. Giunti al pianoro del Combal, la musica cambia. Prima in piano e poi in salita, si supera il vasto pianoro e si raggiunge il successivo di Lex Blanche (eventuale deviazione al rif. Elisabetta). Con un sentiero ottimo si sale sul fianco DxOr della Valle, mentre il panorama si allarga. Raggiunto un ripiano, il sentiero attacca le rocce finali, che non creano problemi, a meno di non incontrare qualche nevaio residuo a luglio.
La salita al col Chavannes fa parte dell’Alta Via 2 della Valle d’Aosta, che abbandona la Val Veny e prosegue verso La Thuile. Inoltre rientra in alcuni bellissimi giri trail, di diversa lunghezza.
Da qualche anno è diventato anche una delle mete preferite con la mountain bike.
Eccezionale il panorama verso entrambi i versanti.

Il vasto panorama dal Col Chavannes (2598 m), con il Monte Bianco e l'Aiguille de Trelatête.
Il vasto panorama dal Col Chavannes (2598 m), con il Monte Bianco e l'Aiguille de Trelatête

Caratteristiche tecniche.
Itinerario lunghezza medio alta e con un buon dislivello.
I primi 2/3 sono caratterizzati da lunghi tratti in piano o poco ripidi. L’ultimo terzo, invece, presenta una bella salita, un po’ ripida, ma senza strappi e molto costante.
Mentre la prima metà è su strada asfaltata e sterrata, la seconda è su ottimo sentiero. Le indicazioni sono chiare e complete. Basta seguire il simbolo della AV2.
Non sono presenti pericoli oggettivi, tranne che in caso di superamento di nevai residuali.

Aspetti panoramici.
Dal col Chavannes si ha una delle visioni più impressionanti del gruppo del Monte Bianco. Le cime si affacciano sulla Val Veny una dietro l’altra leggermente ruotate, ognuna lasciando vedere le successive. Dimodoché si crea un effetto un po’ himalaiano.
Ma anche il versante opposto ha un suo pregio, con il pastorale vallone di Chavannes, chiuso dalla candida mole del Rutor e del suo ghiacciaio.

Altre informazioni

  • rapporto dislivello/distanza: 5,8%
  • n. salite: 3 (1M + 2C)
  • difficoltà escursionistica: E
  • passaggi difficili/pericolosi: no (eccetto eventuale traverso su nevaio residuo)
  • tratti incerti: no
  • punti appoggio/ristoro: cab. Combal, rif. Elisabetta
  • punti di rifornimento acqua: cab. Combal, rif. Elisabetta, Lex Blanche (fontana)
  • periodo consigliato: inizio luglio – inizio ottobre
  • fattibilità in inverno: no
  • fattibilità in mountain bike: sì
  • attrezzatura escursionistica: normale da escursionismo (utili i ramponcini a fine giugno-inizio luglio)
  • attrezzatura trail running: normale da trail running
  • segnaletica: TMB, AV2, 11
  • famiglia: > 10 anni
  • copertura rete mobile: assente dall’inizio della salita dopo Lex Blanche verso il col Chavannes (ril. 08/2023)

Descrizione

1. Plan Lognan/La Visaille – Lac Combal (1950 m)
2,7 km / 300 D+ / 0h40′-0h50′ / 0h20′-0h30′
1 salita corta

Dal capolinea dell’autobus, superare il ponte e percorrere la prima parte della strada carrozzabile, fino al primo tornante a Dx. Non proseguire sulla carrozzabile, ma prendere il sentiero scorciatoia che sale diritto e taglia i primi due tornanti. Ripresa la strada asfaltata, si procede in modo rettilineo con pendenza moderata sul fianco SxOr, tra il torrente a Sx e la morena terminale del ghiacciaio del Miage a Dx. Dopo 1,5 km, nei pressi di una strettoia franosa della valle, la strada curvo verso Dx e diventa per un tratto sterrata. Un ultimo breve tratto asfaltato porta al Lac Combal, vasto e sorprendente pianoro delimitato a Dx (N) dall’enorme morena del ghiacciaio del Miage, cosparso di laghetti, acquitrini e corsi d’acqua.
Al bivio all’inizio del pianoro si può andare a Sx, superare il ponte e proseguire su strada sterrata verso il fondo della valle. A Dx, si può andare alla cabane du Combal (1972 m), al fantastico lago del Miage e a vari rifugi e bivacchi sulle pendici del Monte Bianco.

2. Lac Combal – Lex Blanche (2141 m)
2,8 km / 200 D+ / 0h45′-1h00′ / 0h20′-0h30′
1 salita corta

Attraversato il torrente sul ponte, proseguire sulla strada sterrata, che costeggia il margine Sx del pianoro. La strada si snoda tra due bassi laghetti, in cui si specchiano le cime circostanti. Dopodiché, procede rettilinea sul pianoro, tra arbusti e cespugli, verso il risalto che lo chiude. Ad un bivio a ca 2,0 km dal ponte, si abbandona la sterrata e si segue il largo sentiero che si stacca a Sx (n.11, Alta Via 2), inizialmente anch’esso in piano. In salita costante, si supera il salto sulla Sx, mentre la sterrata si porta a Dx e sale al rif. Elisabetta (2197 m), ben visibile ai piedi delle cime. Alla sommità, con un breve traverso si raggiunge l’ampio altipiano erboso e alluvionale di Lex Blanche, nei pressi di un bivio. Il sentiero a Dx si ricongiunge con la strada sterrata e permette o di proseguire verso il col de la Seigne o salire al rifugio. Il sentiero a Sx prosegue verso il col Chavannes.

3. Lex Blanche – Col Chavannes (2598 m)
3,1 km / 450 D+ / 1h10′-1h30′ / 0h40′-0h50′
1 salita media

Dal bivio, prendere il sentiero a Sx (n.11-AV2), che procede quasi in piano, tenendosi sul margine Sx (DxOr) del pianoro. Dopo 1,0 km, inizia a salire con pendenza costante sul ripido pendio erboso a Sx. Dopo vari tornanti, si giunge a un ripiano erboso, con un bivio non indicato (2430 m ca), alla base del muro finale. Il sentiero sale a Sx e compie un arco verso Dx, su terreno detritico sempre più ripido, puntando alla fascia rocciosa sotto al Colle. Un lungo traverso e alcuni tornantini su terriccio e pietrisco portano al Col Chavannes, senza particolari difficoltà, a meno di non incontrare, a inizio stagione, un insidioso nevaio residuo sotto la fascia rocciosa.
Il colle, ampio e molto panoramico, si affaccia sul Vallone di Chavannes, nel comprensorio di La Thuile, verso cui prosegue l’Alta Via 2. Alle spalle, il Monte Bianco si dispiega con imponenza quasi himalaiana.

Ritorno

1. Stesso percorso dell’andata
1h40′-2h30′ / 0h45′-0h55′

Accesso

IN AUTO

Da Courmayeur, percorrere per ca 1,5 km la S.Co per Larzey/Entrèves. A un bivio all’altezza di La Saxe, imboccare a Sx la strada della Val Veny indicazioni). Da Courmayeur, si può anche seguire la S.St per il tunnel del Monte Bianco e, dopo 1,5 km, prima dei paravalanghe, prendere a Sx la deviazione che immette sulla S.Co, poco prima del bivio per la Val Veny.
Dopo un tratto lineare e alcuni tornanti, si supera il santuario di di Notre-Dame de la Guérison in forte salita. Dopo aver superato alcuni canaloni, la strada si addentra in Val Veny pianeggiante. Passato il bivio per Peuterey, nei pressi di Zerotta la valle si allarga. Dopo ca 6,3 km dal bivio di La Saxe (7,8 km da Courmayeur) la strada è sbarrata al traffico. Una strada sterrata a Dx porta al parcheggio di Plan Veny e Gabba.
Da qui le alternative sono due:
1. proseguire a piedi con il sentiero n.7 fino a Plan Lognan;
2. prendere l’autobus della Val Veny alla fermata “Area Pic-Nic” e scendere al capolinea “La Visaille” (fermata successiva).

CON MEZZI PUBBLICI

Dal piazzale Monte Bianco a Courmayeur, prendere l’autobus della Val Veny, che passa anche dal Municipio. Dopo 25′ ca, scendere alla fermata capolinea “La Visaille” e proseguire a piedi.

Punti problematici

Nella parte finale, dopo il percorso ad arco da Sx a Dx verso la fascia rocciosa, il sentiero sale in traverso su pendio detritico sempre più ripido. Essendo il colle rivolto a NNO, può succedere che a giugno, e talvolta anche a luglio inoltrato, permanga un nevaio residuale. In tal caso occorre procedere con grande cautela, soprattutto nelle ore più fredde del mattino.
In questa circostanza i ramponcini possono tornare utili.

Varianti